Dati sulla sicurezza clinica e sull’efficacia

IMT di seconda generazione: stessi risultati, inserimento migliore

Carl Regillo, M.D.; Maria Berrocal, M.D.; Prof. David Keegan; Tamer Mahmoud, M.D., Ph. D.

Video con Carl Regillo, M.D.; Maria Berrocal, M.D.; Prof. David Keegan; Tamer Mahmoud, M.D., Ph. D.

Studi clinici statunitensi

Sono stati condotti due studi clinici pluriennali per valutare la sicurezza e l’efficacia del telescopio in miniatura impiantabile (del dott. Isaac Lipshitz) di prima generazione: lo studio cardine IMT-002 sulla sicurezza e l’efficacia e lo studio di monitoraggio a lungo termine sulla sicurezza IMT-002-LTM.(1)

Studio cardine

Lo studio cardine (n = 217) prospettico e biennale IMT-002, condotto in 28 centri, ha valutato la sicurezza e l’efficacia della protesi telescopica per il miglioramento dell’acuità visiva nei pazienti con compromissione della visione centrale bilaterale da moderata a profonda (miglior acuità visiva da lontano corretta (BCDVA) tra 20/80 e 20/800) a causa di degenerazione maculare legata all’età (AMD) in stadio avanzato non trattabile(2).

Risultati relativi all’efficacia

L’IMT ha migliorato l’acuità visiva e la qualità di vita nei soggetti con AMD in stadio avanzato. L’endpoint primario relativo all’efficacia, consistente in un miglioramento pari o superiore a due righe della miglior acuità visiva corretta (BCVA) da vicino o da lontano a distanza di 12 mesi in almeno il 50% dei soggetti dello studio, è stato conseguito e superato. Anche la misura secondaria degli esiti in termini di efficacia, ossia il miglioramento della qualità di vita, ha evidenziato livelli di miglioramento clinicamente significativi.

Il 90% degli occhi sottoposti a impianto dell’IMT ha ottenuto un miglioramento pari o superiore ad almeno due righe della BCVA da vicino o lontano a distanza di 12 mesi, superando così il criterio del 50% specificato per l’endpoint primario. Il criterio è stato superato anche a distanza di 24 mesi.

Almeno il 50% degli occhi sottoposti a impianto dell’IMT doveva ottenere un miglioramento ≥ 2 righe della miglior acuità visiva corretta da lontano o da vicino (BCDVA o BCNVA). Il 90,1% dei pazienti coinvolti nello studio ha ottenuto tale livello di miglioramento.

Dai dati di controllo a lungo termine dello studio IMT-002-LTM, emerge che i miglioramenti della BCDVA media sono stati generalmente mantenuti a distanza di 36 e 48 mesi negli occhi sottoposti a impianto del telescopio. La BCDVA media è stata mantenuta tra 12 e 48 mesi, con la BCDVA a 48 mesi entro due righe rispetto alla BCDVA a 12 mesi.

È stato dimostrato un beneficio clinicamente significativo in termini di acuità visiva per il controllo successivo fino a due anni. Il 60% dei pazienti ha conseguito un miglioramento pari a tre righe della miglior acuità visiva da lontano corretta (BCDVA).

La qualità di vita, valutata in base al National Eye Institute Visual Functioning Questionnaire-25 (VFQ-25), era una misura secondaria degli esiti. Il VFQ-25 è una versione convalidata del National Eye Institute Visual Functioning Questionnaire (VFQ) che misura lo stato di salute in relazione alla vista delle persone con patologie oculari croniche, tra cui la degenerazione maculare. Una differenza di cinque punti a livello dei punteggi compositi e/o delle sottoscale può essere interpretata come clinicamente significativa(3-5). Il questionario VFQ-25 è stato somministrato al basale e in seguito alla procedura. I risultati dimostrano che l’impianto dell’ IMT ha migliorato la qualità di vita della popolazione oggetto di studio (soggetti con AMD in stadio avanzato e compromissione della visione bilaterale significativa). Il punteggio composito complessivo medio, nonché i punteggi della maggior parte delle sottoscale rilevanti, ha raggiunto un livello clinicamente significativo. Non solo si è verificato un miglioramento a livello delle sottoscale specifiche per la visione, atteso grazie al raddoppiamento dell’acuità visiva, bensì si è verificato anche un miglioramento significativo a livello delle sottoscale relative alla dipendenza psicosociale dovuta alla vista, alla salute mentale, alle difficoltà di ruolo e alla funzionalità sociale. I risultati suggeriscono che i pazienti sono meno dipendenti da altri, meno preoccupati o frustrati a causa dell’acuità visiva, meno limitati nelle attività correlate all’acuità visiva, maggiormente in grado di interagire e di riconoscere le espressioni facciali(1).

È stato valutato un totale di 217 soggetti nello studio clinico IMT-002. In totale, 206 occhi sono stati sottoposti a impianto di protesi telescopica e controllati per 24 mesi. Sono stati arruolati 129 pazienti nello studio di monitoraggio a lungo termine IMT-002-LTM, per cui erano disponibili dati di sicurezza per quattro anni.

Le complicanze oculari insorte nell’ambito degli studi comprendono perdita di cellule endoteliali, depositi infiammatori/pigmentati, edema corneale transitorio e aumento della IOP.

Informazioni per uso professionale

Tutte le informazioni relative alla prescrizione, nonché tutti i dati sulla sicurezza e sull’efficacia e i dati relativi al monitoraggio a lungo termine in seguito all’impianto del telescopio, sono disponibili nelle Informazioni per uso professionale.

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Riferimenti clinici e pubblicazioni correlate

Di seguito, alcuni articoli scientifici soggetti a revisione paritaria citati in relazione agli studi clinici statunitensi sulla protesi telescopica, nonché altre pubblicazioni di interesse correlate al percorso del paziente di Samsara Vision per la degenerazione maculare legata all’età (AMD) e la tecnologia IMT.

  1. Hudson HL, Lane SS, Heier JS, Stulting RD, Singerman L, Lichter PR, Sternberg P, Chang DF. Implantable miniature telescope for the treatment of visual acuity loss due to end-stage Age-Related macular degeneration: one year results. Ophthalmology. 2006;113:1987-2001.
  2. Hudson HL, Stulting RD, Heier JS, Lane SS, Chang DF, Singerman LJ, Bradford CA, Leonard RE. IMT002 Study Group. Implantable Telescope for End-Stage Age-Related Macular Degeneration. Long-Term Visual Acuity and Safety Outcomes. Am J Ophthalmol. 2008;146:664-673.
  3. Submacular Surgery Trials Research Group. Evaluation of minimum clinically meaningful changes in scores on the National Eye Institute Visual Function Questionnaire (NEIVFQ) SST Report No. 19. Ophthalmic Epidemiaol. 2007;14:205-215.
  4. Globe DR, Wu J, Azen SP, et al. The impact of visual impairment on self-reported visual functioning in Latinos. The Los Angeles Latino Eye Study. Ophthalmology. 2004;111:1141-9.
  5. Submacular Surgery Trials Research Group. Responsiveness of the National Eye Institute Visual Function Questionnaire to changes in visual acuity: findings in patients with subfovealchoroidal neovascularization-SST report no. 1. Arch Ophthalmol. 2003;121:531-9.
  6. Colby KA, Chang DF, Stulting RD, Lane SS. Surgical placement of an optical prosthetic device for end-stage macular degeneration: The Implantable Miniature Telescope. Arch Ophthamol. 2007;125:1118-21.
  7. la Cour M, Kiilgaard JF, Nissen MH. Age-Related macular degeneration: epidemiology and optimal treatment. Drugs Aging. 2002;19(2):101-33.
  8. Bourne WM, Nelson LR, Hodge DO. Central corneal endothelial cell changes over a ten-year period. Invest Ophthalmol Vis Sci. 1997;38:779-782.
  9. Armitage W, Dick A, Bourne W. Predicting Endothelial Cell Loss and Long-Term Corneal Graft Survival. Inv Ophthalmol Vis Sci. 2003;44:3326-31.
  10. Implantable Miniature Telescope (by Dr. Isaac Lipshitz) Professional Use Information. VisionCare Ophthalmic Technologies, Inc., Saratoga, CA. 2010.
  1. Chun DW, Heier JS, Raizman MB. Visual prosthetic device for bilateral end-stage macular degeneration. Expert Rev Med Devices. 2005;2:657-65.
  2. Garfinkel RA,Berinstein DM, Frantz R. Treatment of choroidal neovascularization through the implantable miniature telescope. Am J Ophthalmol. 2006;141:766-7.
  3. Lane SS, Kuppermann BD. The Implantable Miniature Telescope for macular degeneration. Curr Opin Ophthalmol. 2006;17:94-8.
  4. Lane SS, Kuppermann BD, Fine IH, Hamill MB, Gordon JF, Chuck RS, Hoffman RS, Packer M, Koch DD. A prospective multicenter trial to evaluate the safety and effectiveness of the implantable miniature telescope. Am J Ophthalmol. 2004;137:993-1001.
  5. Peli E. The optical functional advantages of an intraocular low-vision telescope. Optom Vis Sci. 2002;79:225-33.
  6. Primo SA. Implantable miniature telescope: lessons learned. Optometry. 2010; 81:86-93
  7. Singer MA, Del Cid MR, Stelton CR, Boord T. Pars plana capsulotomy in a patient with a telescope prosthesis for Age-Related macular degeneration. Arch Ophthalmol. 2010;128